Y ayer cayeron también al mar otros dos F-16 del 37 Stormo de la AMI con base en Trapani. Al parecer fue una colisión en vuelo:
PRECIPITANO IN MARE DUE VELIVOLI F-16 DELL'AERONAUTICA MILITARE, SALVI I PILOTI
I due caccia monoposto del 37° Stormo erano in rientro da una missione di addestramento notturno nell'ambito dell'esercitazione multinazionale ''Spring Flag '06''
Ufficio Pubblica Informazione A.M.
del 23/05/2006
Ieri sera, 22 maggio, alle ore 22.15 circa, durante una missione di addestramento notturna inserita nel programma dell'esercitazione ''Spring Flag '06'', si sono perse le comunicazioni radio con 2 velivoli F-16 monoposto del 37° Stormo di Trapani. Dopo i primi inutili tentativi di contatto con i piloti è stata immediatamente attuata la procedura di emergenza prevista per verificare la situazione dei due velivoli. Contemporaneamente è stato allertato il servizio SAR (Search And Rescue, Ricerca e Soccorso) che è subito intervenuto nella zona di operazioni. Alle 24.00 entrambi i piloti sono stati recuperati, in buone condizioni di salute, da un elicottero AB 212 della Squadriglia SAR di Decimomannu. Il recupero è avvenuto in mare al largo di Cagliari a circa 10 miglia nautiche a sud est di Capo Carbonara. Tra i due caccia F-16, diretti all'atterraggio sull'aeroporto di Decimomannu al termine di una missione di addestramento notturna, si è verificata una collisione in volo sulle cui cause sarà una apposita commissione ad investigare.
La ''Spring Flag'' è la più importante esercitazione aerea dell'Aeronautica Militare la cui edizione per il 2006 è cominciata l'8 maggio sull'aeroporto militare di Decimomannu (CA) e vede impegnati equipaggi di volo dell'Aeronautica Militare e di altre nazioni, nonché uomini e mezzi dell'Esercito e della Marina Militare. L'attività, che coinvolge oltre mille uomini, si protrarrà fino al 27 maggio. Per ridurre al minimo l'impatto ambientale sono state individuate delle apposite aree sul mare all'interno delle quali si svolgeranno tutte le missioni addestrative in volo previste nel programma della ''Spring Flag '06''. Quest'anno all'esercitazione ''Spring Flag'' partecipa anche l'E.A.G. (European Air Group) che, insieme all'Aeronautica Militare, conduce la propria esercitazione multinazionale "Volcanex '06". Impegnati nell'attività addestrativi sono velivoli francesi, israeliani, tedeschi e due AWACS della NATO, nonché militari delle forze armate britanniche, belghe e olandesi. E' presente anche un team di osservatori giordani e tunisini. La ''Spring Flag'' è considerata un banco di prova per gli assetti italiani e multinazionali dedicati alle componenti delle Nato Response Forces (NRF) e, in particolare, per il personale dell'Aeronautica inserito nel "Deployable Combined Air Operation Centre (DCAOC)", un'unità mobile di Comando e Controllo delle operazioni aeree schierabile fuori area, anche in contesti multinazionali. Scopo dell'esercitazione è quello di addestrare il personale a condurre attività COMAO (Composite Air Operations, Operazioni Aeree Complesse) e Combat SAR (Ricerca e Soccorso in zona ostile), nel più ampio contesto di "Peace Support Operation (PSO)", per migliorare il livello di standardizzazione tra le forze destinate ad operare in eventuali future coalizioni. Le operazioni aeree vengono svolte da una base simulata in un teatro operativo fuori dai confini nazionali e sono coordinate da un Centro di Comando e Controllo remoto, il DCAOC, a guida italiana, che opera sull'aeroporto di Alghero.
L'F-16 è un caccia intercettore dalle elevatissime prestazioni che l'Aeronautica Militare ha acquisito in leasing dagli USA. Con le missioni volate nel mese di aprile l'Aeronautica Militare ha tagliato il traguardo delle 15.000 ore di volo con il caccia intercettore F-16. L'attività, iniziata a Trapani il 28 giugno 2003, è il risultato del lavoro svolto dal personale del 37° Stormo di Trapani, la base che assicura la manutenzione di tutti i velivoli, e del 5° Stormo di Cervia. Le ore di volo effettuate fino ad oggi rappresentano un terzo del totale che la Forza Armata ha acquistato, insieme a 35 velivoli, nell'ambito del "Peace Caesar F-16 Program", l'accordo sottoscritto il 15 marzo 2001 con il governo USA. Con l'acquisizione dell'F-16 e la disponibilità di un massimo di 45.000 ore di volo, nel periodo dal 2004 al 2010, l'Aeronautica ha fornito infatti ai gruppi di volo operativi, dislocati sulle basi di Trapani e Cervia, la capacità di assicurare quotidianamente la difesa dello spazio aereo nazionale. Ricordiamo, infatti, che l'opzione per il caccia statunitense, i cui ultimi 4 esemplari sono stati consegnati alla Forza Armata italiana nel novembre 2004, venne fatta dall'Aeronautica Militare per garantire la difesa aerea nazionale in seguito al ritiro dell'F104 e della riconsegna agli inglesi del Tornado ADV (impiegato in leasing), in attesa della piena operatività dell'Eurofighter. Gli F-16, con gli Eurofighter, gli AMX, gli MB.339CD, gli elicotteri HH3F, quest'ultimi per l'individuazione di "slow movers", sono i mezzi che, in volo, fanno parte del dispositivo di sicurezza e di sorveglianza dello spazio aereo nazionale che l'Aeronautica Militare, nello specifico il COFA (Comando Operativo Forze Aeree) di Poggio Renatico, l'ente preposto alla condotta delle operazioni aeree, mette in atto in occasione di eventi di particolare rilevanza. Di volta in volta il COFA valuta eventuali possibili minacce terroristiche e vari altri fattori, e individua i mezzi aerei più idonei per la missione assegnata. Un dispositivo ormai collaudato che, attraverso esercitazioni nazionali ed all'estero e operazioni reali, ha standardizzato procedure capaci di garantire un elevato grado di sicurezza ed affidabilità. Il G8 di Genova, il Summit NATO-Russia di Pratica di Mare, i funerali di Giovanni Paolo II, la salita al trono vaticano di Papa Benedetto XVI, il Meeting informale dei ministri della difesa della NATO di Taormina, le Olimpiadi invernali di Torino - dove gli Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto hanno "esordito" con le loro prime missioni di pattugliamento aereo e sono entrati ufficialmente a far parte del dispositivo di sicurezza - sono le operazioni più importanti che hanno visto la presenza degli F-16 dell'Aeronautica Militare.
Ma la Forza Armata, accanto a questi eventi eccezionali, assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale in maniera continuativa 24 ore su 24, è questa l'attività primaria ed è qui che si esplica l'impegno in particolare degli F-16 dell'Aeronautica Militare. Solo nei primi quattro mesi del 2006 i velivoli del 5° e del 37° Stormo hanno effettuato ben undici decolli su allarme, quelli che in linguaggio tecnico si chiamano "scramble", per intercettare velivoli penetrati nello spazio aereo nazionale senza le necessarie autorizzazioni: quattro a gennaio, due nel mese di febbraio, tre a marzo e due ad aprile. Sono stati decolli d'emergenza decisi e autorizzati dal COFA, dopo che la sua sala operativa - che monitorizza H24 lo spazio aereo nazionale - ha rilevato delle tracce radar di velivoli non identificati. Scattato subito l'allarme, in pochissimi minuti da Cervia o da Trapani sono decollati uno o due F-16, che hanno intercettato il velivolo "sospetto" penetrato nello spazio aereo nazionale, lo hanno identificato e scortato fino all'atterraggio oppure lo hanno accompagnato fino ai confini nazionali o a quelli delle acque territoriali. Un'attività quindi delicata e costante che richiede la grande professionalità e l'impegno di tutto il personale, sia dei tecnici che dei piloti, dei reparti di Trapani e di Cervia, per la difesa del nostro Paese contro una minaccia subdola e purtroppo sempre presente del terrorismo.
Un saludo.